Notule

 

 

(A cura di LORENZO L. BORGIA & ROBERTO COLONNA)

 

 

 

NOTE E NOTIZIE - Anno XV – 11 febbraio 2017.

Testi pubblicati sul sito www.brainmindlife.org della Società Nazionale di Neuroscienze “Brain, Mind & Life - Italia” (BM&L-Italia). Oltre a notizie o commenti relativi a fatti ed eventi rilevanti per la Società, la sezione “note e notizie” presenta settimanalmente lavori neuroscientifici selezionati fra quelli pubblicati o in corso di pubblicazione sulle maggiori riviste e il cui argomento è oggetto di studio dei soci componenti lo staff dei recensori della Commissione Scientifica della Società.

 

 

[Tipologia del testo: BREVI INFORMAZIONI]

 

Al centro della neurobiologia della coscienza potrebbe essere l’attività spontanea della rete di default. Le principali teorie neurobiologiche della coscienza fanno riferimento a due correlati raramente messi in discussione: l’attività del talamo, da alcuni considerato addirittura la principale regione cerebrale della coscienza, e la sincronizzazione della frequenza γ nell’attività elettrica corticale. Marek Havlik dell’Istituto Nazionale di Salute Mentale della Repubblica Ceca ha proposto in questi giorni una rassegna di studi e scoperte che hanno analizzato l’attività endogena del cervello, in gran parte collegata alla default mode network (DMN) o rete di default, quale correlato di processi mentali coscienti a vari livelli. La partecipazione della DMN consente di  spiegare vari fenomeni dell’esperienza cosciente. [Conscious Cogn. 49: 70-85, Feb., 2017].

 

Il poeta Hölderlin non era schizofrenico come ipotizzato da alcuni. Il celebre poeta tedesco Friedrich Hölderlin non era psicotico, ma vittima di una intossicazione iatrogena. Uno studio di Horowski, mediante l’analisi del capello, ha accertato che il suo medico Autenrieth gli aveva somministrato una combinazione di calomelano e cantaridi in dose tossica e tale da spiegare la sintomatologia. [J Neural Trasm (Vienna), Feb 7, 2017].

 

La minociclina nella terapia della schizofrenia in una meta-analisi dei dati. Solmi del Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Padova, con colleghi provenienti da USA, UK, Brasile e Napal, ha trovato conferma dell’efficacia della minociclina per vari aspetti dimensionali della schizofrenia, e riscontrato un discreto profilo di tollerabilità. [CNS Spectr. Feb 9: 1-12, 2017].

 

Come la vitamina C si rapporta all’ansia e all’anoressia indotta da stress. Il ruolo della vitamina C (γ-lattone dell’acido 2-chetogulonico o acido L-ascorbico) endogena nelle emozioni e in sintomi e sindromi di interesse psichiatrico è ancora oggetto di studio. Koizumi e colleghi di un team di ricercatori giapponesi hanno sottoposto a verifica sperimentale l’ipotesi che i livelli di vitamina C dell’organismo modulino i fenotipi di ansia, anoressia e depressione sotto l’influenza dell’ambiente psicosociale e del sesso. La sperimentazione nel topo ha dimostrato che lo stato endogeno della vitamina C è critico nel determinare la vulnerabilità ad ansia e anoressia, secondo una specificità sessuale evidente in un’anoressia estremamente grave nelle femmine carenti. [Nutr Res. 36 (12):1379-1391, 2016].

 

Gli effetti del letrozolo dipendono dal sesso e dall’età. In contrasto con quanto rilevato in precedenti studi condotti su animali giovani, il letrozolo, inibitore dell’aromatasi di terza generazione, ha indotto un comportamento ansioso in ratti maschi di mezza età, ma non nelle femmine. Questa differenza potrebbe essere legata alla segnalazione di androgeni ed estrogeni nel cervello senescente. [Clin Exp Pharmacol Physiol - AOP doi: 10.1111/1440-1681.12731, 2017].

 

La perdita di udito nell’anziano è associata a riduzione del volume cerebrale. Sebbene questa nozione sia emersa già da tempo, mancavano studi di conferma su grandi numeri. Il Rotterdam Study, basato su un campione 2908 partecipanti (56% donne; età media: 65) ha fornito una conferma ed ha, in particolare, dimostrato l’associazione con la riduzione della sostanza bianca. [Rigters S. C., et al., Front Aging Neurosci. – AOP doi:10.3389/fnagi.2017.00002, 2017].

 

Come prende le decisioni il verme più studiato in neurobiologia? Il comportamento di Caenorhabditis elegans, come quello animale in generale, è diretto dall’integrazione delle informazioni sensoriali provenienti dal mondo esterno con quelle originate dall’interno dell’organismo. Un nuovo studio condotto presso il Dipartimento di Biologia del MIT ha accertato che la regolazione dell’espressione genica nei neuroni sensoriali interviene in un’ampia gamma di informazioni sensoriali e facilita il comportamento decisionale di C. elegans. [Cfr. Elife – Epub ahead of print doi:10.7554/eLife.2166, 2017].

 

Maggiore rischio di demenza per diabete mellito che per ipertensione e dislipidemia. Lo sviluppo di ipertensione ed iperlipidemia dopo una diagnosi di diabete è spesso secondario alla malattia metabolica e alla resistenza all’insulina e, secondo un nuovo studio, non accrescono il rischio di demenza, che sembra essere legato prevalentemente allo scompenso iperglicemico. [Fan Y. C., et al., Alzheimer Res Ther. 9 (1): 7, Feb. 6, 2017].

 

Notule

BM&L-11 febbraio 2017

www.brainmindlife.org

 

 

 

 

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